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Bedendo Emidio
Sono produttore di asparagi e presidente del Consorzio per la valorizzazione dell’asparago di Verona, che riunisce una trentina di soci singoli più una cooperativa di settanta produttori, uniti insieme per cercare di valorizzare al meglio l'asparago che è un prodotto storico della storia del territorio.
Bedendo Emidio | 338 8559945 | federico.bedendo@tiscali.it |
Via Conche | Isola Rizza VR |
La differenza tra l’asparago bianco e l’asparago verde è data dal metodo in cui vengono coltivati. Il bianco cresce sotto i tipici cumuli di terra e per farlo rimanere tale bisogna mettere il telo nero perché non prenda luce. Il verde cresce invece sopra il suolo e diventa di tale colore per l’effetto dei raggi solari sulla clorofilla. Dopo aver messo giù le zampe nel terreno il primo raccolto si fa a partire dal terzo anno. Il ciclo produttivo si è allungato negli ultimi anni grazie alle serre che anticipano di una ventina di giorni la produzione all’aperto. Si parte dai primi di marzo per arrivare ai primi di giugno per un centinaio di giorni di produzione. C’è bisogno di molta mano d’opera in quanto il turione d’asparago viene raccolto a mano con un coltello particolare tutti i giorni al mattino per poi essere lavorato per la commercializzazione. L’asparago prodotto nelle zone del veronese può essere consumato già in giornata e il consumo fresco ne esalta le caratteristiche organolettiche. Un proverbio afferma che quando l’asparago spicca dal campo ha quaranta virtù, ma una alla volta raccolto ne perde una ogni ora che passa. Quindi il consiglio è quello di consumarlo appena raccolto e, per far questo, il modo migliore è acquistarlo direttamente da chi lo produce.
Asparago bianco e verde